DA GENNAIO IL PUN DI OGGI NON CI SARÀ PIÙ

A partire dal 1° gennaio 2025, in Italia entrerà in vigore un'importante riforma nel mercato elettrico, che prevede il superamento del PUN (Prezzo Unico Nazionale), sostituito da un sistema di PUN zonale calcolato al quarto d'ora.

È stato però previsto un periodo transitorio: dal 1° gennaio, infatti, il GME calcolerà il nuovo indice PUN Index GME con prezzi zonali opportunamente rettificati da un coefficiente di perequazione. Inizialmente la determinazione del prezzo resterà su base oraria (almeno per il primo trimestre 2025); poi si passerà al calcolo per quarti d’ora. Il sistema perequativo, a compensazione tra il prezzo zonale e il prezzo di riferimento Index GME troverà applicazione fino al 31 dicembre 2025. I valori, quindi, non varieranno molto rispetto a quelli dell’attuale PUN.

Sinergia Consulting sta già adeguando i propri sistemi informatici.

Il PUN e il nuovo PUN zonale al quarto d'ora

Il PUN è il prezzo medio dell'energia elettrica determinato a livello nazionale, che viene applicato a tutti i consumatori finali indipendentemente dalla zona geografica di riferimento ed è calcolato quotidianamente in base alle dinamiche di offerta e domanda nel mercato elettrico all'ingrosso, con una base di riferimento unitaria su scala nazionale.

Con l'introduzione del PUN zonale al quarto d'ora, il prezzo dell'energia elettrica sarà determinato in tempo reale per ogni zona, tenendo conto delle condizioni di offerta e domanda per ogni intervallo di 15 minuti. Le tariffe saranno quindi più aderenti alla situazione concreta del sistema energetico, permettendo di riflettere in modo più accurato le fluttuazioni di prezzo a livello locale.

1. Zonale: l'Italia sarà divisa in 7 zone geografiche specifiche (Nord, Centro Nord, Centro Sud, Sud, Calabria, Sicilia, Sardegna), ognuna con il proprio prezzo, che varierà in funzione delle condizioni specifiche di ciascuna area. Questo riflette meglio le differenze nelle risorse energetiche, come la disponibilità di energia rinnovabile (eolico, solare, idroelettrico), la domanda e la capacità di rete.
2. Quarto d'ora: il prezzo sarà calcolato per ogni intervallo di 15 minuti. Questo comporta una maggiore granularità dei dati, con variazioni del prezzo più frequenti rispetto al precedente sistema giornaliero. Ciò permette una gestione più dinamica e precisa dei consumi e della produzione energetica, rendendo possibile una maggiore efficienza e ottimizzazione nella rete elettrica.

Le conseguenze

1. Maggiore efficienza del mercato: adattando il prezzo alle condizioni locali, si ridurranno gli squilibri tra aree con diverse disponibilità di energia e capacità infrastrutturale.
2. Incentivazione delle rinnovabili e sostenibilità ambientale: le zone che beneficiano di maggiore produzione rinnovabile avranno la possibilità di abbassare i costi dell'energia, favorendo una crescita sostenibile. 
3. Incentivazione alla flessibilità: il sistema incentiverà una maggiore flessibilità da parte dei consumatori e dei produttori. I grandi consumatori di energia potranno ridurre i consumi nei momenti di alta domanda (quando i prezzi sono più alti), mentre i produttori, soprattutto quelli con impianti rinnovabili, potranno vedere riflesso un maggiore valore nei momenti di elevata produzione di energia verde.

Conclusioni

Il passaggio al PUN zonale al quarto d'ora a partire dal 1° gennaio 2025 rappresenta un cambiamento significativo nel modo in cui i prezzi dell'energia elettrica sono determinati e applicati. La riforma mira a riflettere meglio le differenze territoriali e a rispondere alle necessità di una rete sempre più integrata a livello europeo e di un sistema energetico più flessibile e sostenibile. Il successo di questo sistema dipenderà dalla capacità di consumatori e produttori di adattarsi alle nuove dinamiche del mercato e di ottimizzare l'uso dell'energia in modo efficiente.